Donne di Cuori è una nuova Associazione del territorio bresciano che negli intenti vuole accogliere e condividere vissuti ed esperienze con donne che cercano un punto di riferimento e un confronto su tematiche femminili e, soprattutto, lesbiche. Il nostro modo di fare politica sarà quello di esserci, nelle piazze, tra la gente, mostrando i nostri volti e promuovendo la cultura LGBT in tutte le forme che ci appartengono, al fine di ricostruire un’immagine di noi, donne lesbiche, scevra da ogni tipo di pregiudizio.


domenica 12 ottobre 2014

BOXTROLLS, LE SCATOLE DELLA MAGIA DI GENERE

“I veri Mostri sono gli umani”, ed è così che questo alternativo film d'animazione entra come una dolcissima metafora sulle discriminazioni di genere, a fare parte di quei lungometraggi che fanno riflettere ed educano alla scelta data dalla conoscenza.

Basato sul romanzo illustrato 'Arrivano i mostri!' (Here Be Monsters!) di Alan Snow, Boxtrolls, Le Scatole Magiche è una favola comica e triste quanto la realtà in cui viviamo.
Ambientata a Cheesebridge, un'elegante cittadina dell'epoca Vittoriana i cui abitanti sono ossessionati dalla ricchezza, dalle classi, e dall'odore del formaggio. Nel sottosuolo cittadino dimorano ed esistono i Boxtrolls, dei mostriciattoli poco gradevoli d'aspetto che gli abitanti temono e cacciano per credenza in una leggenda che li racconta come esseri pericolosi e ladri spietati di bambini. Queste insolite creature sono in realtà dolci e miti, geniali inventori che di notte escono a procurarsi materiale per la loro sopravvivenza.
 I Boxtrolls si nutrono di insetti e il loro aspetto è “diverso”, la loro lingua è “diversa”, la loro alimentazione è diversa. La società li ha resi timidi e insicuri al punto di vivere dentro le scatole di cartone che un tempo contenevano oggetti o alimenti loro, se pur di nascosto e rischiando la vita, collezionano rifiuti che poi trasformano in nuove invenzioni.
In questa pellicola viene creato l'unico eroe possibile: una metà perfetta dei due mondi, colui che non ha radici,contaminazioni o pre-giudizi. Un bimbo cresciuto nella grande famiglia dei Boxtrolls come fosse uno di loro.

Affidato dal padre inventore ad un Boxtrolls di nome Fish, Uovo, (questo il nome del bimbo che indossa appunto la scatola delle uova), sarà il tramite perfetto per dare inizio alla rivoluzione di una delle tante razze, che in nome della propria libertà di essere, salirà in superficie per dare una lezione di educazione civica ad una città dalla mente storta da chi ne trae il proprio profitto.
"Chi può ritenersi vero genitore?
Colui che si prende cura, indipendentemente dai vincoli di sangue, o il genitore biologico disattento e anafettivo?
Chi cresce un figlio equilibrato e dotato di valori sani?
Una famiglia affettuosa e partecipativa (anche quando costituita da individui dello stesso sesso, come nel caso dei Boxtrolls per Uovo) o una famiglia tradizionale dove padre e madre si preoccupano più dell’apparenza senza offrire ascolto al proprio figlio (come nel caso di Winnie, la fortunata figlia del sindaco della città che però sente la mancanza di affetto e attenzioni)?

Accanto al tema della famiglia, quello forte dell’accettazione di chi consideriamo diverso per ignoranza.
Solo la cultura e la reale conoscenza dell’altro possono abbattere le barriere del razzismo e della segregazione.
E ancora, accettazione di noi stessi come motore per agire nel migliore dei modi.
Uovo farà suo questo principio, al contrario di Archibald Arraffa, che detesta la sua condizione sociale e, in un suggerimento nemmeno troppo velato, anche la propria condizione di uomo. Se Archibald imparasse a conoscersi e accettarsi, sarebbe ancora motivato a mentire e fare del male?"

Bruna

2 commenti:

  1. Grazie Bruna.
    La tua recensione mi fa venire una pazza voglia di vederlo!
    Bellissime le metafore e i messaggi!
    Credo che ognuna ed ognuno di noi si sia un po' Boxtrolls.
    Giulia

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